06. CODICE DI COMPORTAMENTO: è necessario adattarlo al nuovo Regolamento sul trattamento dei dati?
Il codice di comportamento di cui al DPR 62/2013 personalizzato da ogni PA deve essere modificato/integrato per adeguarlo alla nuova normativa in tema di privacy? Faccio riferimento all’art.20 d.lgs.101/2018.
L’articolo richiamato (20 del dlgs 101/2018) reca nella rubrica “Codici di deontologia e di buona condotta vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto” e fa riferimento alle disposizioni di carattere deontologico richieste agli enti che si caratterizzano per un trattamento di dati ai quali è attribuita particolare attenzione. Tuttavia, il richiamo all’esigenza di codici deontologici è comune a tutti gli enti. Peraltro le pubbliche amministrazioni rientrano centralmente tra qui soggetti che debbono individuare regole specifiche riguardo al trattamento dei dati. A tal fine è opportuno (necessario) che il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, di ciascuna amministrazione, sia aggiornato adeguandolo alle disposizioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati.
L’art. 12 del DPR 62/2013 già recava, al comma 5 “Il dipendente osserva il segreto d’ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali”.
L’aggiornamento potrebbe consistere nell’integrazione con la previsione di specifiche disposizioni relative al trattamento dei dati relativi a:
- a) particolare cura nella conservazione, assicurandone l’integrità e l’utilizzo quando necessario
- b) utilizzo delle prescrizioni fornite dall’ente riguardo la modifica dei dati che vengono trattati
- c) rispetto delle disposizioni in materi di accesso e divulgazione dei dati di cui si dispone
In particolare è opportuno evidenziare le responsabilità connesse alle situazioni di violazione individuate dall’art. 4:
- distruzione
- perdita
- modifica
- accesso
- divulgazione
Peraltro è opportuno precisare che l’inserimento di specifiche disposizioni nel Codice di comportamento ne facilita l’individuazione e se necessario la comminazione di sanzioni