(video) PNA 06. Il monitoraggio “sospettoso” delle misure e la fissazione sugli “stakeholders”
La presentazione del paragrafo 5.1 del PNA 2022 (in consultazione), oltre alla illustrazione del contenuto, evidenzia alcune criticità del documento che possono essere così sintetizzate:
- difficoltà di definire (in modo serio e adeguato) la “idoneità” di una misura, se non dopo che sia accaduto un fatto correttivo
- non si comprende per quale motivo si insiste nel prevedere il coinvolgimento di “stakeholder” (portatori di interessi) quando la prima misura di prevenzione è proprio la verifica di assenza di “conflitti di interessi”. Si trascura il fatto che le pubbliche amministrazioni debbono perseguire “esclusivamente l’interesse della Nazione” (art. 98 della Costituzione) e non di “portatori organizzati”. E non si tiene in considerazione il fatto che l’attività amministrativa deve essere orientata al perseguimento di “valore pubblico”, non di “interesse individuale”.
- Non si condivide l’assunto per il quale il monitoraggio effettuato raccogliendo le informazioni dai diretti responsabili consiste in una “autovalutazione” e non garantisce la necessaria qualità. Il monitoraggio è un’attività di controllo, diversa dalla valutazione, ed è opportuno che veda il coinvolgimento diretto dei responsabili della misure. Ma soprattutto la diffusione di un clima di “sospetto generalizzato” nei confronti dei dirigenti e dei responsabili, oltre a essere inopportuno e infondato è grave e compromette il clima di fiducia e di “buona fede” invocato anche dall’ONU nella convenzione di Merida
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