VIDEO SINTESI: Sul diritto di accesso ai documenti fiscali del coniuge
Rispondo a un quesito relativo al diritto di accesso di un coniuge alla documentazione fiscale e ogni altro atto da cui si possa desumere la situazione reddituale, ai fini della commisurazione all’assegno di mantenimento, richiamando una sentenza del TAR Lombardia (link in fondo alla pagina) e aggiungendo una breve video presentazione dei contenuti della sentenza.
Il Tribunale, adito dopo il diniego da parte dell’Agenzia delle Entrate e la reiterazione conseguente alla richiesta di riesame proposta dalla commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, afferma che, nella circostanza non si ravvisa la “indispensabilità del documento ai fini di tutela giurisdizionale, che “deve essere intesa anche come impossibilità di acquisire il documento, anche attraverso forme processuale tipiche già previste dall’ordinamento”.
Nel caso in esame, “consentire l’accesso implicherebbe l’acquisizione da parte della ricorrente, id est di una delle parti del processo civile in corso di svolgimento e al di fuori delle regole che quel processo governano, di documenti segreti per la generalità dei consociati, che potrebbero anche essere, in tutto in parte, non prodotti in giudizio ovvero, in ogni caso, utilizzati ad altri fini”.
Allorquando, di contro, il diritto di difesa sia compiutamente normato dalle disposizioni del codice di rito e involga la posizione di altri soggetti –che devono essere messi nelle condizioni di “dire e contraddire” su un piede di parità nel rispetto del contraddittorio: art. 111 Cost. e 6 CEDU- non sussistono valide ragioni di deroga, ciò che determina la riespansione, recte il mancato “affievolimento”, della regola generale che impone la sottrazione di detti atti all’accesso, in ossequio al diritto alla riservatezza.
Conseguentemente non viene riconosciuto al coniuge il diritto di accesso a tali documenti, così come, afferma il tribunale non sarebbe stato anche in assenza di un giudizio di separazione.